venerdì 16 maggio 2014

Carabine, moschetti e spade

"Arrivato al castello, e introdotto (lasciando però il Griso alla porta), fu fatto passare per un andirivieni di corridoi bui, e per varie sale tappezzate di moschetti, di sciabole e di partigiane, e in ognuna delle quali c'era di guardia qualche bravo; e, dopo avere alquanto aspettato, fu ammesso in quella dove si trovava l'innominato." (cap. XX, pag.357)







"dall'altra, un'altra che staccò da un chiodo della parete; mise in quella stessa cintura il suo pugnale; e staccata pur dalla parete una carabina famosa quasi al par di lui, se la mise ad armacollo; prese il cappello, uscì di camera; e andò prima di tutto a quella dove aveva lasciata Lucia. Posò fuori la carabina in un cantuccio vicino all'uscio, e picchiò, facendo insieme sentir la sua voce."
(cap. XXII, pag.387)






"In un canto di quella stanza a tetto, c'erano in disparte l'armi che lui solo aveva portate; quella sua famosa carabinamoschettispadespadonipistolecoltellaccipugnali, per terra, o appoggiati al muro." (cap. XXIX, pag.535)




Nota: Tutte le armi di quel tempo erano a pietra focaia con l'acciarino, per sapere qualcosa in più vai qui.

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