venerdì 2 maggio 2014

Contesto Storico

Il romanzo "I promessi sposi" è storico in quanto i personaggi, reali e verosimili, descritti dall'autore sono inseriti in un contesto storico reale e non immaginario.

Le vicende narrate hanno inizio il Martedì 7 Novembre 1628 come scrive l'autore stesso:

"Per una di queste stradicciole , tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell'anno 1628, don Abbondio, curato d'una delle terre accennate di sopra: il nome di questa, né il casato del personaggio, non si trovan nel manoscritto, né a questo luogo né altrove." (cap. I, pag. 6)


E proseguono fino all' Ottobre 1630 quando la dura peste che ebbe dilaniato mezza Europa scomparve.


Questi sono anni difficili per il territorio Lombardo sotto la cruenta dominazione spagnola del re Filippo IV (il Re Cattolico) come narra Manzoni nell'Introduzione:

"Nella quale si vedrà in angusto Teatro luttuose Traggedie d'horrori, e Scene di malvaggità grandiosa, con intermezi d'Imprese virtuose e buontà angeliche, opposte alle operationi diaboliche. E veramente, considerando che questi nostri climi sijno sotto l'amparo del Re Cattolico nostro Signore, che è quel Sole che mai tramonta, e che sopra di essi, con riflesso Lume, qual Luna giamai calante, risplenda l'Heroe di nobil Prosapia che pro tempore ne tiene le sue parti, e gl'Amplissimi Senatori quali Stelle fisse, e gl'altri Spettabili Magistrati qual'erranti Pianeti spandino la luce per ogni doue, venendo così a formare un nobilissimo Cielo, altra causale trouar non si può del vederlo tramutato in inferno d'atti tenebrosi, malvaggità e sevitie che dagl'huomini temerarij si vanno moltiplicando, se non se arte e fattura diabolica, attesoché l'humana malitia per sé sola bastar non dourebbe a resistere a tanti Heroi, che con occhij d'Argo e braccj di Briareo, si vanno trafficando per li pubblici emolumenti." (Introduzione , pag.1)

Dominazione sancita dalla pace di Cateau-Cambrésis (1559che pose fine alle guerre d'Italia e al conflitto tra gli Asburgo e la Francia.




Ma si parla anche della guerra dei Trent'anni, che sconvolse l'Europa tra il 1618 e il 1648 oltre che della guerra di successione al ducato di Mantova e al Monferrato:

"Il lettore sa che in quell'anno si combatteva per la successione al ducato di Mantova, del quale, alla morte di Vincenzo Gonzaga, che non aveva lasciata prole legittima, era entrato in possesso il duca di Nevers, suo parente più prossimo. Luigi XIII, ossia il cardinale di Richelieu, sosteneva quel principe, suo ben affetto, e naturalizzato francese: Filippo IV, ossia il conte d'Olivares, comunemente chiamato il conte duca, non lo voleva 1ì, per le stesse ragioni; e gli aveva mosso guerra. Siccome poi quel ducato era feudo dell'impero, così le due parti s'adoperavano, con pratiche, con istanze, con minacce, presso l'imperator Ferdinando II, la prima perché accordasse l'investitura al nuovo duca; la seconda perché gliela negasse, anzi aiutasse a cacciarlo da quello stato."(cap. V, pag.85)


Da ricordare è anche la peste del 1630, gravissima epidemia che si diffuse maggiormente nel nord Italia causando la morte di molta gente.

"La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c'era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d'Italia."(cap. XXXI, pag.551)






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